22 Settembre 2017 11:32

Ecco gli errori da sprovveduti che facciamo al supermercato

Sembra un’attività banale, ma fare la spesa attiene alla propria alimentazione, al portafogli e… al proprio equilibrio psicologico. Di seguito 9 errori molto comuni da evitare.

A cura di Redazione Cucina
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Stai per uscire a fare la spesa e intuisci quali sono le insidie che ti si pareranno avanti. Sai perfettamente che è strana quella euforia che ti prende tutte le volte che devi andare al supermercato. Quindi ti siedi, ripeti a te stesso che hai il pieno controllo della situazione, cominci a dondolarti avanti e indietro sulla sedia e ti convinci che ce la puoi fare. Ebbene, prima di uscire assicurati di conoscere i principali errori che si commettono al supermercato. E che fai anche tu.

1 – Andare a stomaco vuoto

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Vai al supermercato affamato? No, no e ancora no! Ok, hai seguito un corso di Yoga, hai approfondito le virtù stoiche, applichi diligentemente distacco e disinteresse dalle tue passioni, MA… è meglio se non vai al supermercato a stomaco vuoto, magari affamato e assetato. Avere fame gioca brutti scherzi e così, mentre ti avvicini assetato al banco frigo, ti accorgi che qualcosa sta cambiando: sei sicuro che dietro ad uno scaffale sia cresciuta una palma, che delle noci di cocco siano cadute sul pavimento sabbioso del supermercato (!?) e che nel vano più basso stia scorrendo un fiume di birra gelata. Metti sempre qualcosa nello stomaco prima di fare la spesa: in questo modo eviti che la fame ti faccia fare acquisti dissennati.

2 – Non controllare cosa si ha in casa

Sei così sicuro di quello che c’è e non c’è in casa, che adesso ti dirigi baldanzoso verso lo scaffale della pasta, poi – null’altro guardando, nient’altro nella mente – infili il corridoio e sei davanti a pomodori pelati, polpa e passate. Ne afferri una, e poi due, e poi quattro e infine abbracci lo scaffale e te ne vai. Peccato che a casa non sai dove riporre la spesa: hai aperto la dispensa e sei stato investito dalla luce rossa riflessa da mensole e mensole cariche di passate di pomodori. Che ne dici: la prossima volta non è meglio controllare lo stanzino e fare una lista di ciò che manca?

3 – Non controllare la filiera di produzione

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I tipici "buchi" di un Maasdam.

Guardati, sei tutto soddisfatto per aver speso 20 centesimi per ogni barattolo di pelati. Ti accorgi solo ora che è vero sugo “San Marzano” di origine non identificata e capisci che forse dovresti leggere da dove vengono gli alimenti che acquisti. Le informazioni utili a scegliere il prodotto migliore di solito sono contenute tutte nelle etichette e nell’aspetto stesso del prodotto. Un Maasdam, ad esempio, lo si riconosce dall’elevato numero di occhiature presenti sulla pasta e dall’uso del solo latte vaccino. È grazie ad attenzioni del genere che ti trovi così a comprare Leerdammer, il cui formaggio proviene da allevatori olandesi impegnati quotidianamente a garantire il benessere delle mucche.

4 – Fare la spesa nel momento sbagliato

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“Ci vado domani, ché oggi è tardi: sai che casino che troverei ora?”, te lo sei ripetuto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, sicuro di essere furbo. Solo ora capisci che ti stavi prendendo in giro da solo e sospetti che questa incapacità di affrontare subito i problemi provenga dal contesto familiare. Passi in rassegna il rapporto con tuo padre, poi con tua madre, senza dimenticare gli zii e i nonni. Già, la famiglia. Tutta la famiglia… di sabato pomeriggio la fila per la cassa è molto lunga, e in qualche modo dovrai pur passare il tempo.

5 – Dimenticarsi della data di scadenza

Hai comprato il bottiglione di latte da due litri perché ha il fascino della mungitura fresca di giornata, ma hai dimenticato che in famiglia siete in due. Ora che sei a casa ti accorgi che la data di scadenza è tra due giorni. Bene, hai sempre voluto provare la fantastica esperienza di bere latte durante i pasti. Buona fortuna: stasera il menu prevede peperonata.

6 – Portare con sé il pargolo

Hai portato con te tuo figlio o tuo nipote? Preparati a un interminabile supplizio: negli occhi di un bambino ogni scaffale è una giostra, ogni prodotto una favola di sapori, ogni colore una nuova sensazione. Solo una cosa li lascia indifferenti: il cartellino del prezzo.

7 – Pensare di essere milionari

Sei la prima vittima di te stesso e del tuo consumismo sfrenato. Levarsi qualche sfizio è legittimo, ma ti sei aggrappato agli scaffali del supermercato e hai trascinato nel carrello roba a casaccio, senza badare al prezzo. Quando il cassiere ti dice l’ammontare della spesa, hai l’impulso di fuggire, ma poi riacquisti il controllo e suggerisci serafico: “Vediamo a quanto ammonta il conto togliendo il secondo e il terzo carrello”.

8 – Non portare con sé le buste da casa

Arrivi alla cassa e puntualmente ti rammarichi: “Nooo, di nuovo?!”. Anche questa volta hai dimenticato di portare con te le buste della spesa. Tra l’altro in passato, pieno di buoni propositi, hai acquistato una decina di volte le buste in tela extra-resistente. Poi, nel disperato tentativo di trovare loro una funzione, hai creato un sofisticato sistema di scatole cinesi in cui la busta in tela contiene quella grande di plastica, che contiene quella media, che contiene quella piccola, che contiene quella piccola piccola della farmacia. Oh, bravo: utilissimo.

9 – Pensare di avere i superpoteri

Forse non sei caduto nell’errore del punto 7 e hai “modestamente” riempito un carrello. Ne escono fuori quattro o cinque buste, ma decidi di aggiungere due casse d’acqua. Solo dopo aver pagato ti rendi conto di abitare al sesto piano e di aver sempre pensato che la mancanza di ascensore non possa che essere un buon pretesto per tenere in allenamento il corpo. Ora, dopo un breve momento di smarrimento, guardi le tue braccia pieno di alienata fiducia e intoni la sigla di Daitarn III: “Noi siamo un trio, all’erta e pieno di brio”.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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